ufficiale la persona più potente d’europa è de garbatella
mucho texto 11/12/2024 in cui mi trovo nella spiacevole situazione di dovermi vagamente trovare d'accordo con Bruno Vespa
Il singolo sentimento peggiore del mondo è oggettivamente quello che ti scuote la colonna vertebrale quando devi dare ragione a qualcunə o qualcosa che odi o con cui comunque non vorresti mai trovarti d’accordo in vita tua.
Un sacco di gente, me compreso, si rifugia nell’abusato proverbio dell’orologio rotto che segna l’ora giusta due volte al giorno (io questa frase l’ho sentita per la prima volta su Call of Duty Black Ops Zombie e vi giuro ci ho messo almeno un lustro a capire cosa volesse dire) ma a volte mi rendo conto di quanto sia davvero poco lusinghiero per l’intelligenza di chi lo pronuncia
Per rendere l’idea: in questi giorni io mi sto trovando sistematicamente d’accordo con Carlo Calenda. Ogni cosa che dice su Stellantis, ogni volta che roasta male un manager in diretta streaming o tv, io provo un brivido di piacere e penso, contemporaneamente due cose
“questa cosa è da rigiocarsela mentre litighi”
e
“bro ma sul serio fai, cioè ma è Calenda è lo stesso che andava a parlare coi negozianti di San Lorenzo in campagna elettorale pensando di risolvere i problemi del quartiere e millantando di aver parlato con 500 associazioni che manco se ce se mette d’impegno pe na settimana le riesce a trovare”
(PS: confessioni di una mente pericolosa, durante quella campagna elettorale gli smm di Calenda mi bloccarono su Twitter. In quel periodo io di Twitter ci stavo a rota ma male. Ho un account fake che ho creato solo per poter continuare a seguire Calenda. Per fortuna ora ho smesso con Twitter ma Calenda continua a inseguirmi persino su tiktok)
Ho parlato di Calenda anche se non c’entrava nulla, Buone Intenzioni vibes qui. L’argomento in realtà qui è un altro:
in questo caso devo decidere se mi trovo d’accordo con chi dice che Giorgia Meloni sia una persona con molto potere e rispettata al livello internazionale.
A dirlo, ora, è la lista dei 28 che ogni anno viene stilata da Politico Europe. I 28 sono:
9 “doers” (persone che fanno molto, mani in pasta, pragmatici, che riescono a fare quel che dicono)
9 “dreamers” (penso ci sia poco da spiegare qui)
9 “disrupters” (gente che scassa cose, mi fa molto ridere che tra “disruptors” era il nome del gruppo di amici di Knives Out 2, quello con Edward Norton che fa il miliardario stronzo, e niente il significato intero del film è che disruptor vuol dire imbecille in sostanza)
infine, la persona più potente d’Europa
Non mi dilungo sugli altri e passo direttamente a chi Politico ha pensato bene fosse il caso di incoronare come persona più potente d’Europa:

Cercherò di non dilungarmi anche perché d’Europa abbiamo già parlato con Simone Martuscelli qui e non mi sembra il caso di fare un altro ripasso di grigia burocrazia.
Però questa classifica ha una proprietà per chi lavora nell’ambito: è al contempo molto attesa e molto disattesa. Ha una credibilità parecchio ondivaga, a partire dal fatto che è completamente arbitraria.
Mi sento poi di riportare qui una delle principali critiche, rivolta dalla singola persona italiana che segue di più e meglio la politica europea: il bravissimo, espertissimo e alle volte per me insopportabile David Carretta, autrice del Mattinale Europeo, la newsletter quotidiana sull’Europa definitiva (e ce ne sono di newsletter fighe sull’Europa, tipo La spada nella roccia e Spinelli)
E cioè che questa lista a quanto pare porta sfiga

E in effetti basta un secondo andare a rivangare nella lista del 2024 per capire quanta sfiga porti questa lista.
Top 2 dreamers del 2024 secondo Politico letteralmente:
Volodymyr Zelensky, che nel suo anno da Top Dreamer passato dal dire non ci arrenderemo mai a siamo pronti per negoziare
Aleksej Navalny. Ora, si spera che non a tutt3 coloro che finiscono in questa lista capiti questo tipo di sfiga, però l’anno in cui è stato definito “il Mandela russo” da Politico è letteralmente la sua seconda data su Wikipedia
E poi vabbè, “persona più potente d’Europa” era Donald Tusk, che mi sembra si possa dire con tranquillità abbia preso un totale di zero decisioni chiave per il futuro dell’Europa nel 2024.
Top doers del 2024 erano: Giorgia Meloni, Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron. In effetti, tutt’e tre si sono dat3 da fare. Macron ha rovinato la sua eredità politica nel giro di dodici mesi, chapeau.
Ora però ho bisogno di ritrovare la serietà e dire perché ho veramente paura che la lista potrebbe averci azzeccato.
Innanzitutto, come già accennato l’anno scorso Meloni era la top doer d’Europa. Non riesco a ritrovare il video ma mi ricordo nitidamente Bruno Vespa che prova a esprimere il concetto di “top doer” senza riuscirci.
Il suo obiettivo ovviamente era quello di incensare Giorgia Meloni e quest’anno sarà più facile farlo. Il tutto mentre tra l’altro è in corso la festa di Fratelli d’Italia, Atreju. Pare fatto apposta.
Difficile pensare a un titolo di Libero migliore di “Giorgia è la più potente d’Europa”.
Il motivo per cui penso che potrebbero non aver sbagliato del tutto e che Meloni potrebbe essere effettivamente molto potente non sta tanto nel fatto che Musk sia innamorato di Meloni (ieri ho quasi vomitato con questo video).
Sta nel fatto che guardo questa lista e voglio morire:
È la lista di Paesi che ha sospeso le domande d’asilo per i cittadini siriani. L’Italia spingeva per questa soluzione da prima che cadesse Assad: voleva considerare la Siria ormai “pacificata” un Paese sicuro dove rimpatriare gente.
Ecco, sappiamo che non è sola. La Francia non ha fatto nulla credo solo perché non ha un governo. Per il resto ci sono tutti. L’Austria addirittura vuole deportare i siriani, grande mossa e prova di polso, non c’è che dire.
E non è la prima e unica volta che l’Italia di Giorgia Meloni setta l’agenda sulle migrazioni. Qualcunə si ricorderà di quanto portò a spasso Ursula von der Leyen e Mark Rutte a Tunisi per stringere un accordo europeo con un altro dittatore, Kais Saied, sul trattenimento delle persone migranti, che in quel momento era un bel grattacapo per l’Italia visto che partivano in gran parte dalla Tunisia.
Dopodiché, il Patto sulle migrazioni voluto da lei e su cui ancora un po’ faceva stringere la mano a Orbàn e Von der Leyen. E poi ancora l’Albania, che nonostante sia una pagliacciata fatta e finita (ne avevo parlato qui) è ancora guardata con speranza da qualche leader che spera di liberarsi delle persone migranti seguendo questo modello folle. E per l’Albania la disponibilità a diventare il Paese dove deportare persone rischia addirittura di diventare un requisito necessario per il suo ingresso in Unione Europea (sempre perché siamo il continente dei diritti).
Prendo esempio di presidente del Consiglio italiano potente: Silvio Berlusconi. Al di là di tutte le battute sulla fine della guerra fredda con le mani strette di Bush e Putin (a cui a quanto pare qualcuno crede sul serio), Berlusconi sarebbe mai riuscito in qualcosa del genere con altri leader europei? Neanche lontanamente, neanche nel suo prime, anche se in Italia è stato più potente di quanto Meloni non potrà mai essere, neanche se dovesse trasformare Palazzo Chigi in una sede dei fasci di combattimento
Ora, ci sono un sacco di altre persone che penso siano più potenti di Giorgia Meloni, nel mondo. In Europa, non saprei:
Emmanuel Macron, l’abbiamo già detto, non ne imbrocca una e si sta giocando il resto del suo mandato sulla nomina di un governo che rischia di crollare dopo tre mesi, come quello appena caduto
Olaf Scholz (socialdemocratico) in Germania sarà sostituito da Friedrich Merz (cristianodemocratico, ex amico-nemico di Angela Merkel) ma con tutta calma, a febbraio. Merz intanto è il top disrupter secondo Politico. Sì, abbiamo vissuto abbastanza da vedere letteralmente un democristiano definito “disrupter”.
E poi chi c’è, Ursula von der Leyen? L’abbiamo detto la settimana scorsa quanto poco è credibile come leader al momento
Simone sempre in quel numero suggeriva Pedro Sanchez. Che secondo Politico è a mala pena in ottava posizione tra i “dreamers”, una delle posizioni più sfigate che riesco a concepire. (La Spagna, tra l’altro, è l’unico Paese ad aver annunciato di non voler sospendere le richieste d’asilo dalla Siria).
E in effetti se devo pensare a un dossier su cui l’Italia potrebbe essere in difficoltà, ovvero riforme strutturali & fondi europei… basta guardare chi è il nuovo commissario alle riforme, alla politica regionale e di coesione, allo sviluppo regionale e alle città e quindi colui che gestirà i PNRR di tutta Europa ovvero un fedelissimo di Giorgia Meloni.
Quindi Giorgia Meloni un po’ potente è, almeno un pelino.
La cosa che va chiesta, con tutta onestà, alla presidente del Consiglio è: cosa ci vuole fare con questo potere?
da una parte perché Angela Merkel è stata indubbiamente la persona più potente d’Europa a lungo e oggi tutta Europa si guarda indietro e osserva il disastro che ha lasciato (consiglio questa puntata di Revolution, il podcast di Stefano Feltri, per capirci qualcosa in più)
e boh dall’altra perché non è elegante abusarne e fare cose post-fasciste come già sta facendo
Come sempre ormai alla fine di questa newsletter: ho sonno
Non fateci il callo a sentirmi durante la settimana.
Ciao!